La norma ISO per determinare e analizzare le competenze di cui l’impresa alimentare ha necessità

Gennaio 2024

Ben ritrovato caro lettore,

con questo articolo il nostro intento è quello di aiutarTi a determinare e analizzare le competenze di cui la Tua impresa alimentare necessità, per conformarsi  

alla propria identità (mission, vision, valori e cultura), alla propria strategia, alla propria politica, ai propri obiettivi.

Si tratta pertanto di stabilire quali competenze mettere all’interno del “cilindro” del contesto aziendale, per la focalizzazione della capacità della Tua impresa di soddisfare le esigenze e le aspettative dei Tuoi clienti e delle altre parti interessate rilevanti (ad esempio soci, personale interno, fornitori, autorità) per ispirare fiducia nel conseguimento del successo durevole.

Quindi, prima di affrontare l’argomento dell’identità, che sarà sviluppato nel prossimo articolo, dobbiamo concentraci sulle competenze che ispirano la fiducia del lavoro quotidiano.   

Partiamo quindi nel stabilire che ogni processo, ovvero, che per ogni elemento da controllare, attività di controllo commisurata alla natura del processo, alla dimensione dell’impresa e alla cultura dell’organizzazione, bisogna avere una persona, oppure, essere la stessa persona, oppure, un gruppo di persone, indicate come il «responsabile di processo», persona o persone che deve o devono avere responsabilità e autorità. Si precisa che per responsabilità, si intende la capacità di controllare, valutare, approvare o non approvare, deliberare o non deliberare, perfezionare o migliorare, capacità di comunicare, e capacità di fornire sostegno alle altre persone nei ruoli gestionali dell’impresa, per dimostrare come si effettua il controllo, e come esso si applica alle rispettive aree di responsabilità della produzione.

In SINTESI, la responsabilità significa la capacità di procedere nell’avanzamento della fase del processo produttivo, e quindi la messa in commercio del prodotto e del servizio al cliente.   

Il “responsabile di processo”, deve quindi determinare, mantenere, tenere sotto controllo e migliorare in continuo il processo stesso, e controllare le sue interazioni con gli altri processi con il quale esso “impatta” e con quelli dai quali viene “impattato”.

Laddove l’impresa è costituita da due o più persone «responsabili di processo», è fondamentale che  siano riconosciuti come tali all’interno di tutta l’organizzazione.

Inoltre, è fondamentale che le persone che dipendono dal o dai «responsabile/i di processo», dispongano delle competenze necessarie per i compiti e le attività per i quali sono coinvolti. La formazione e la verifica dell’apprendimento oltre a riformare in caso di NC anche minore è fondamento per tutti.

E’ solo nel rispetto di quanto sopra precisato, che la gestione dei processi è efficace, pertanto, prodotti e servizi conformi per accrescere in continuo la soddisfazione dei clienti.

L’organizzazione deve quindi avere competenza:

  1. nella gestione dei processi e le sue interazioni con altri processi
  2. nella gestione dei processi nel rapporto con i fornitori
  3. nell’illustrare anche in un grafico (ad esempio con una mappa oppure con dei diagrammi di processi) la rete dei processi, la loro sequenza e le loro interazioni
  4. nel spiegare le funzioni di ogni singolo processo
  5. nel spiegare gli effetti di ogni singolo processo
  6. nel spiegare le prestazioni dell’intero processo
  7. nell’individuare ed indicare gli indicatori di prestazione del processo (KPI)
  8. nel valutare gli indicatori di prestazioni del processo (KPI)
  9. nel pianificare le azioni per migliorare i processi quando gli stessi non sono in grado di conseguire efficacemente le prestazioni attese (presenza di NC anche come deviazioni)
  10. nel valutare i rischi e le opportunità associati ai processi e attuare le eventuali azioni necessarie al fine di prevenire, individuare e mitigare gli eventi indesiderati, compresi rischi quali:
  • i fattori umani (per esempio, la scarsità di conoscenze e abilità, la violazione di regole, gli errori umani)
  • l’inadeguata capacità, deterioramenti e nei guasti nelle dotazioni
  • la carenze nella progettazione e nello sviluppo
  • le modifiche non pianificate nei materiali e servizi in entrata
  • la variazione incontrollata nell’ambiente nel funzionamento dei processi
  • le modifiche impreviste nelle esigenze e aspettative delle parti interessate, compresa la domanda di mercato

11. nel riesaminare i processi e le loro interrelazioni su base regolare e intraprendere azioni anche per il miglioramento continuo, al fine di assicurare che essi continuino ad essere efficaci sempre più performanti per supportare il successo continuo e durevole dell’organizzazione.

Visto quanto sopra i processi devono quindi funzionare congiuntamente nell’ambito di un sistema di gestione coerente. Alcuni processi si riferiscono al sistema di gestione complessivo, mentre altri fanno riferimento a uno specifico aspetto di gestione che non deve essere dimenticato come attività di competenza, come:

  • la qualità di prodotti anche per gli elementi percepiti dal consumatore e pertanto non solo la sicurezza alimentare
  • il servizio, in termini di assistenza prima e post vendita
  • la salvaguardia di una produzione che contempla, il costo, la quantità e la consegna
  • l’attività preventiva per la salute del consumatore  
  • la food- defence
  • la tutela dell’ambiente nella gestione degli scarti e dei rifiuti
  • il risparmio dell’energia
  • la responsabilità sociale,
  • la prevenzione della corruzione,
  • la conformità normative e alle specifiche dichiarate
  • la continuità operativa,
  • la resilienza, ovvero, la capacità di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi

Quanto sopra è legato a fondamenti del sistema qualità (ISO9004) che Ti porta a riflettere per supportarTi negli obiettivi 2024.

Nella sezione «Chi siamo» del sito Food Quality & Legal Group puoi scrivere le Tue domande per la richiesta di chiarimento, oppure, telefonare in ufficio CIR,

oppure contattarci ai nostri cellulari.

Ti rimandiamo alla lettura dell’articolo l’area Legal sul tema «Come dimostrare che l’impresa alimentare ha competenze sufficienti», ricondotta alla GU UE C 355/2022

Autori

Elena Dal Santo, Cristina Sgarbi, Sara Lucchini, Lidia Zani, Silvio Rigosa

auditors FSSC22000 – IFS – BRC

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